Come ristrutturare completamente casa e recuperare l’arredamento
Come Daniela ha trasformato questa casa recuperando gran parte dell’arredamento.
Ci sono case che, nonostante i loro anni e lo stato in cui si trovano, mantengono un grande fascino. Un’attrattiva dettata a volte da un piccolo particolare come un finestra in legno con vetri piombati oppure per qualche particolare elemento costruito su misura da abili mani artigiane… La casa di cui vi parliamo oggi è una di queste. I nostri clienti si sono innamorati di questa casa fin dalla prima visita fatta con l’agente immobiliare, ma da quel momento il pensiero di come trasformarla e il dubbio se mantenere o meno quella tanto impegnativa boiserie non li faceva dormire la notte.
Il grande dubbio
Da quando avevano deciso di cambiare casa, il loro sogno era una casa moderna , non troppo minimal ma comunque con un design sobrio e accogliente. Ora quegli eleganti arredi in stile fatti realizzare dai precedenti proprietari, li avevano mandati in crisi. Erano arredi di grande valore, ma la domanda era: si sarebbero conciliati con l’immagine di casa che loro sognavano? E poi… dovendo ristrutturare l’appartamento, quanto sarebbe costato smontarli, restaurarli e rimontarli? Daniela, la nostra HomeRedesigner che li ha seguiti fin dall’inizio, ha intuito subito quanto fosse importante trovare una soluzione che desse un’aria nuova alla casa ma che conservasse quegli stessi elementi che probabilmente avevano ammaliato la nostra giovane coppia di clienti. Ora anche per Daniela, il pensiero su cosa proporre per quella casa era diventato un fedele compagno che l’accompagnava dal risveglio fino alla sera. E non perché non avesse altro a cui pensare… Vi dobbiamo confessare che il punto debole di Daniela è quello di immedesimarsi totalmente nel cliente, ogni nuovo progetto di Home Redesign lo vive come se fosse per la sua casa, e così si porta con sé anche tutte le ansie che questo comporta.
La soluzione
La soluzione è arrivata quasi per caso qualche settimana dopo quando, sfogliando una rivista, Daniela vede una elegante boiserie a tutta altezza laccata bianco latte. Ecco! forse quella era la soluzione: ridecorare tutta la boiserie con una laccatura chiara che da un lato si armonizzasse con un arredamento contemporaneo e dall’altro donasse all’ambiente una nota di forte eleganza. Da quel momento in poi le idee sono diventate sempre più chiare, ogni altro elemento d’arredo , ogni altro particolare sembrava incastrarsi in modo fluido all’interno del puzzle. All’appuntamento successivo Daniela presentò con entusiasmo, ma anche con grande timore per un possibile rifiuto, la sua proposta di trasformazione ai committenti. La loro prima reazione non fu esattamente come Lei si aspettava o forse sperava. Dalle loro espressioni trasparivano emozioni che passavano dall’entusiasmo alla perplessità, ma Daniela è una professionista di lunga esperienza e sa che alcune proposte hanno bisogno del loro tempo per essere elaborate, maturate e digerite. L’incontro si concluse con il classico “ci pensiamo”. Infatti nell’incontro successivo, con i volti distesi, i nostri committenti chiesero a Daniela di capire meglio in che modo quella ardita proposta potesse essere realizzata. E così ogni successivo colloquio è servito per definire i costi, i tempi e altri elementi di ordinaria amministrazione che fanno parte del metodo Home Redesign, fino ad arrivare al risultato finale di cui vi mostriamo alcune immagini.
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Alcune immagini del risultato finale
Le armadiature e la boiserie
la libreria
I bagni
Focus: Saper distinguere ciò che è di valore prima di gettare.
Quale miglior occasione di questa storia per parlare del valore delle vecchie cose. Quando diciamo di un oggetto che “è di valore” spesso pensiamo al valore economico. Personalmente credo che, almeno che nel contesto della casa e della sua trasformazione, sia opportuno riportare questo termine al suo significato più ampio. E così anche un vecchio mobile, che magari non vale più nulla economicamente, può essere di grande valore per la persona che lo possiede. Può trattarsi di valore estetico, affettivo, o semplicemente funzionale. Certo il progettista, in genere, preferirebbe avere carta bianca: poter fare tabula rasa e fare tutto nuovo. Ma, a mio avviso , la capacità e la sensibilità del progettista emerge proprio in questi casi: saper comprendere ciò che è di valore per il committente e saperlo armonizzare nel nuovo progetto abitativo, dovrebbe essere alla base di un buon designer d’interni. “Ma no signora! Quella vecchia scrivania proprio non ci sta in questo ambiente”. Di fronte ad un’affermazione di questo tipo da parte del designer, il cliente dovrebbe cercare di esternare, senza timore, il valore che ci sta dietro. Il parere estetico del progettista è quasi sicuramente corretto, ma comprendendone meglio il valore e l’importanza, potrebbe trovare soluzioni di integrazione creative, come: mimetizzarla, semi nasconderla da una quinta , ridecorarla, enfatizzarne la forma, e quante altre ancora? Termino questo spunto di riflessione con il punto N.4 del nostro manifesto: “VAI AL MANIFESTO HOME REDESIGN” “I bisogni e i desideri di coloro che abiteranno la casa devono essere messi al centro di ogni processo di Home Redesign.”