Ristrutturare un appartamento di prestigio può elevarne il valore sia in termini economici che funzionali. Ecco come abbiamo trasformato e riqualificato un lussuoso 240 mq su due livelli a Torino.
L'intervento in breve
Location: Torino, Zona Parella
Durata: Giugno 2021 – Novembre 2022
Tipo di intervento: Ristrutturazione integrale con formula Chiavi in mano – General contractor
Descrizione casa: appartamento di prestigio su due livelli in stabile anni 60
Metratura: 240 mq
Servizi offerti: consulenza-progetto – pratiche
Opere: murarie, impianti, pavimentazioni, rivestimenti e costruzione scala interna
Forniture: macchinari e rivestimenti
responsabile progetto
Il contesto
Al confine di Torino, il piccolo condominio, in cui si trova l’abitazione, sorge in un quartiere prestigioso. Un complesso di edifici costruiti negli anni 60, apprezzati per la qualità della vita, grazie alla tranquillità e alla vicinanza dei grandi spazi verdi.
L’appartamento, distribuito tra il terzo piano e il sottotetto, è stato rivisitato da un intervento che ne ha modificato completamente le caratteristiche originarie.
L’immobile era al suo stato originario, pertanto, nessuna remora per i committenti a fare una ristrutturazione integrale, compreso la demolizione e ricostruzione della scala interna.
Quella stessa scala è stata l’elemento centrale su cui l’arch. Giulia Garnero (responsabile del progetto) ha sviluppato l’intera idea progettuale di redesign.
Ma come ha affrontato Giulia la sfida di far dialogare l’architettura con le scelte d’arredo dei clienti? Ne parla lei stessa a fine report.
Altro segno distintivo è il progetto di illuminazione: centinaia di faretti attentamente disposti e lame di luce che da pavimento si elevano fino alla sommità della mansarda incantano chiunque varchi la soglia.
I desiderata
- Cucina, soggiorno e zona pranzo disposti in unico grande ambiente aperto
- Una zona notte con bagni padronali separati: uno per lui e uno per lei
- Ampi armadi e cabine armadio
il progetto
lo stato di fatto
Il piano inferiore – di circa 120 mq – aveva al centro un bagno cieco, soluzione piuttosto originale per l’epoca di costruzione.
Grazie alle due camere e il bagno dedicato alla zona notte, l’appartamento era vivibile anche senza la mansarda.
Al centro si trovava la scala che portava alla mansarda.
La mansarda era dotata di due camere con bagno esclusivo, una zona adibita a studio situata nel ballatoio con vista panoramica sul soggiorno sottostante.
Il piano inferiore
la mansarda
demolizioni e costruzioni
Per adattarsi alle necessità funzionali dei proprietari, è stata completamente rinnovata la disposizione degli spazi del piano principale. Nello specifico: quasi tutti i muri di divisione sono stati rimossi al fine di generare un ampio spazio unico. Il cambiamento di maggior rilievo è stata la riedificazione della scala interna (Punto 1), che, come illustreremo nelle sezioni successive, è diventata l’elemento centrale dell’intera abitazione.
Il piano inferiore
la mansarda
Anche l’organizzazione della mansarda è stata totalmente rivisitata, con l’obiettivo di dedicare l’intero spazio alla zona notte padronale.
Merita menzione particolare l’ottimizzazione dello spazio circostante l’ingresso della scala.
Il progetto definitivo
In queste tavole il risultato finale.
Ora l’intera zona giorno è un grande open space che gravita attorno alla scala e al muro centrale (punto 1).
Quest’ultimo svolge la duplice funzione di schienale per la cucina e di struttura di ancoraggio per la scala a sbalzo.
Al punto 5, troviamo il bagno di servizio situato in prossimità della zona lavanderia (punto 6).
Sullo stesso piano, è stata ricavata una spaziosa camera destinata agli ospiti (punto 7).
Il piano inferiore
la mansarda
Salendo in mansarda, si arriva subito al ballatoio dotato di un’accogliente studiolo.
Avanzando, si trova una seconda lavanderia seguita dal bagno personale della padrona di casa.
Al punto 11, è collocata la camera padronale, la quale è dotata di un’ampia cabina armadio (punto 12), da cui si ha l’accesso al bagno padronale, equipaggiato con una sauna e un’ampia doccia.
1° LIVELLO: CUCINA E SOGGIORNO
Varcando la soglia di casa, si rimane subito colpiti dall’eleganza della scala con gradini a sbalzo, la cui raffinatezza è accentuata dalle geometrie pulite, create dalle strip led incassate e dai volumi variabili circostanti.
Uno scatto verso la zona TV.
Anche da questa prospettiva, lo sguardo viene catturato dal gioco di vuoti e pieni che danno la sensazione di un soffitto in sospensione.
La carta da parati, applicata in maniera alternata su diverse pareti, crea un ritmo cromatico atto a rompere l’uniformità della tinta neutra.
Inoltre essa è servita a mimetizzare maggiormente le porte a filo muro, come anche il portoncino d’ingresso.
Una vista aerea della zona TV,
guardando dal ballatoio della mansarda.
Affiancata alla zona TV si trova la zona pranzo,
dotata di un grande tavolo, di cui il piano in legno poggia su lame in cristallo.
Di grande effetto scenografico le sospensioni illuminanti che scendono da un’altezza di quasi 9 mt dal soffitto.
Uno scatto alla parete centrale della zona giorno, essa funge da schiena per le colonne office della cucina, ma la sua funzione principale è di sostenere lo scheletro di sostegno dei gradini della scala sospesa.
LA SCALA
Come accennato in precedenza, l’elemento cardine dell’appartamento è indubbiamente la scala interna, posta al centro dell’abitazione. L’architetto Giulia (in foto), a capo del progetto, aveva come primario obiettivo quello di mitigare l’impatto visivo del volume preesistente.
La scala nella disposizione originale si sviluppava in direzione longitudinale.
Il muro di sostegno, collocato proprio di fronte all’ingresso principale, suscitava, per chiunque entrasse in casa, una sensazione di oppressione.
Il confronto tra le prima e dopo rende bene l’idea di come sia migliorata la distribuzione spaziale della zona.
Prima
DOPO
Un’immagine della costruzione della scala a sbalzo con ossatura dei gradini in ferro.
La struttura portante è annegata nel muro centrale.
L’ossatura metallica dei gradini è stata poi rivestita con uno scatolare in legno di rovere, realizzato dai nostri artigiani in loco.
IL BAGNO ZONA GIORNO
Il bagno principale dell’appartamento è stato rivestito in modo decisamente originale.
La parete che ospita i sanitari sospesi è rivestita con un mosaico di tessere, soluzione che offre una piacevole esperienza tattile ed estetica.
Le restanti pareti e il pavimento sono stati rivestiti con una speciale carta da parati, successivamente protetta con uno strato protettivo di resina trasparente.
Il lavabo, una vera chicca.
Il rivestimento della parete sembra staccarsi come una pelle per dare forma ad un lavabo elegante e raffinato, supportato da una solida struttura in acciaio.
Da notare anche gli accessori, come il portasapone o il portasciugamani, che appaiono come piccoli strappi alla parete rivestiti in resina.
Un lavabo dal design innovativo dove l’acqua, grazie alla perfetta angolazione, può defluire in modo armonioso.
LA MANSARDA
IL BALLATOIO
Fatto l’ultimo gradino della scala, si raggiunge il ballatoio, dove l’occhio viene immediatamente attratto dalle molteplici geometrie che caratterizzano il sottotetto.
Grazie alla presenza dei parapetti in vetro, ogni angolazione del ballatoio regala una vista affascinante e unica, immergendo completamente l’osservatore nello scenario.
LO STUDIO
Uno scorcio dell’angolo studio.
Grazie a una attenta organizzazione degli spazi, la luce naturale che penetra dal velux superiore illumina direttamente la scrivania
i bagni padronali
IL BAGNO DI LEI
Il bagno della padrona di casa, è accessoriato con un’ampia doccia con hammam integrato.
Il pavimento è in piastrelle 120×120 in gres, color antracite.
A terra due faretti enfatizzano la la particolare texture della carta da parati, scelta direttamente dalla padrona di casa.
IL BAGNO DI LUI
Una vera oasi di Design e Relax.
L’atmosfera è resa unica dal rivestimento delle pareti, eseguito con piastrelle in gres che simulano l’effetto del cemento.
Rubinetterie e sanitari in un sofisticato nero opaco, aggiungono a questa sala da bagno un tocco di modernità ed eleganza.
Sauna e doccia in un’unica soluzione, separate da una sola lastra di cristallo.
L’elemento che ha richiesto un impegno considerevole sia in termini di progettazione che di precisione è stata la progettazione e installazione della doccia adiacente alla sauna.
Grazie alla scelta di pareti in vetro, l’ambiente assume un’aria di continuità, sfuggendo alla sensazione di confinamento tipica delle saune tradizionali.
La camera e le cabine armadio
LA CAMERA PADRONALE
La carta da parati dietro il letto mira a creare un flusso armonioso con la vista del cielo notturno che si apre attraverso il lucernario posizionato proprio sopra il letto.
Un dettaglio che fonde l’interno con l’esterno, creando un’atmosfera intima.
SPAZI DI CONTENIMENTO E CABINA ARMADIO
Come già menzionato, un’ampia porzione della superficie della mansarda, circa 25 metri quadrati, è stata dedicata all’inserimento di armadiature e alla realizzazione di una spaziosa cabina armadio.
ALCUNI PRIMA E DOPO
PRIMA
DOPO
PRIMA
DOPO
PRIMA
DOPO
PRIMA
DOPO
conclusione
Terminiamo questo report con le parole di Giulia, dove ci racconta come ha affrontato la sfida di far dialogare il progetto architettonico con le scelte d’arredo dei clienti.
A differenza del mio solito modo di operare come Homeredesigner e unico responsabile progetto, dove sviluppo sia il progetto architettonico che quello di interior design, in questo caso i committenti hanno optato per rivolgersi al loro fornitore abituale per la scelta dell’arredamento e delle carte da parati.
Nulla di strano, se non il fatto che in ogni caso io mi sentivo comunque totalmente responsabile della piena soddisfazione del cliente per il risultato finale.
Pertanto, oltre ad assicurarmi che i fornitori del cliente rispettassero le specifiche tecniche dettate dal progetto architettonico, mi sono adoperata per creare un dialogo armonioso tra l’architettura dell’ambiente e gli elementi scelti autonomamente dalla committenza.
Mi sono sentita come un direttore d’orchestra che, oltre a dirigere i propri musicisti, è chiamato ad ascoltare e tenere in considerazione un’ulteriore orchestra sul palcoscenico, con l’obiettivo di fondere le diverse melodie in un unico armonioso accordo apprezzato dal pubblico, in questo caso i clienti.
Infine, vorrei ringraziare i clienti per la fiducia che mi hanno accordato. Questo progetto, con la sua complessità e la nuova modalità operativa, mi ha offerto una grande opportunità di crescita.
Giulia Garnero